Storia della bicicletta

Storia e Curiosità 28 Set 2022
Storia della bicicletta

Si tratta di un’invenzione di cui molti non sanno fare a meno: parliamo, ovviamente, della bicicletta. Chi come noi di Bad Bike ne è appassionato sa bene che non esiste altro mezzo di trasporto che possa unire sport, ecologia e l’emozione di sentirsi in completa sintonia con il paesaggio circostante.

Ma quando è nata la bicicletta? In questo articolo faremo un viaggio verso le origini della bici. Iniziamo?

Leonardo Da Vinci e la bicicletta

La prima idea di bicicletta fu elaborata da uno dei geni che il mondo ci invidia: parliamo di Leonardo Da Vinci. Tra le sue opere spicca un disegno a matita e carboncino, raccolto nel Codice Atlantico, datato 1493.

Nel disegno possiamo vedere un veicolo con due ruote collegate mediante un asse di legno. Il mezzo era corredato di manubrio e di pedali, questi ultimi collegati alla ruota posteriore tramite una catena. Nel disegno è possibile ammirare un concept che si avvicina alle nostre biciclette, ma siamo ancora lontani dalla creazione della bici vera e propria.

L’origine della bicicletta: ecco come è stata inventata

draisina

La prima bicicletta è attribuita al barone Karl Drais, il quale era un impiegato statale del Granducato di Baden in Germania.  La bicicletta fece il suo ingresso nel mondo con il “Laufmachine” – che stava a significare macchina da corsa.

Correva l’anno 1817 e questa invenzione fu accolta con molto interesse, tanto che anche la stampa dell’epoca se ne interessò. I giornali del tempo ne riportano notizia chiamandola Draisine, dal nome del suo inventore.

Rispetto alle prime rudimentali biciclette il miglioramento della draisina consisteva nell’aver aggiunto lo sterzo.

La nascita della bici è dovuta al fatto che il barone Drais cercava un’alternativa all’uso del cavallo.

Le origini della bicicletta: la contesa tra Germania e Francia

Se c’è una costante nella storia delle invenzioni di successo è che la loro origine è spesso contesa tra più inventori, o addirittura tra più stati. Questo è successo anche per la bicicletta.

Nel XX secolo correva voce che in realtà la bicicletta fosse nata in Francia qualche anno prima, esattamente nel 1791, ad opera del conte Mède de Sivrac, il quale progettò e costruì un veicolo chiamato “celerifero”

Tuttavia, non si trovano riscontri attendibili sull’esistenza del celerifero e sull’esistenza del fantomatico conte di Sivrac. Le prime testimonianze che abbiamo sul celerifero, infatti, risalgono addirittura a più di un secolo dopo la sua creazione.

Questo avvenne perché il divulgatore francese Louis Baudry de Saunier ne cominciò a diffondere la storia, allo scopo di dimostrare la superiorità dei francesi rispetto ai tedeschi.

Le testimonianze in nostro possesso, però, ci indicano che il celerifero è stato brevettato nel 1817 da Jean-Henri Siévrac. Il mezzo risultava ancora trainato da cavalli.

I pedali: come hanno rivoluzionato il design e il funzionamento della bicicletta

Se vediamo delle foto d’epoca notiamo che le prime biciclette con pedali hanno ruote di diverse dimensioni.

La draisina era senza pedali, per cui molti cercarono di studiare delle soluzioni che consentissero maggior comfort di guida. Nel 1861 Ernest Michaux provò a montare su una draisina i primi pedali, creando un sistema di fissaggio che si ancoravano al perno della ruota anteriore. 

Il design della bici cambia, con le due ruote che diventano di dimensioni differenti. La High Bicycle, per esempio, aveva la ruota anteriore molto più grande rispetto a quella posteriore. L’ispirazione era data dalla postura che i nobili avevano a cavallo.

Lo studio condotto sul moto generato dai pedali ebbe un impatto significativo sul design della bici. Quando il problema della trasmissione del moto venne risolto attraverso il montaggio di una ruota dentata connessa a una catena e a dei pedali, allora assistiamo a un pareggiamento delle dimensioni della ruota posteriore e anteriore.

La bici moderna: quando fa il suo ingresso sulla scena mondiale?

Siamo nel 1884 a Coventry quando John K. Starley realizzò la prima bicicletta che ottenne un successo commerciale di rilievo. Parliamo della Safety Bicycle che fu denominata “Rover”.

Questo modello si avvicina molto a quello della bicicletta moderna tanto da potersi considerare la sua antesignana. Rispetto ai modelli precedentemente realizzati aveva ruote di dimensioni uguali e la trasmissione a catena era posta sulla ruota posteriore.

A partire da questo momento furono implementate altre modifiche. Per esempio, nel 1888 Dunlop montò su un triciclo il primo pneumatico a camera d’aria. 

Con la maggior diffusione delle biciclette proprio nei primi anni del ‘900 nacquero anche le prime competizioni sportive come il Tour de France e il Giro d’Italia.

E la bici elettrica? Quando è nata?

I primi brevetti per la e-Bike risalgono al 1895,quando Ogden Bolton JR collegò una batteria da 10 volt e un piccolo motore sul telaio della bicicletta.Tuttavia, la prima e-Bike con trasmissione è da attribuire a Hosea W.Libbey che nel 1897 realizzò la bici a doppio motore elettrico.

Anno cruciale fu il 1969 perché fu proprio in questo periodo che G.A Wood Jr brevettò un design per e-Bike.

Solo nel 1992 vediamo la diffusione della bicicletta elettrica a livello commerciale, che, tuttavia, si contraddistingue di un successo altalenante. Se la Zike made in Birmingham fu un esperimento fallito dal punto di vista delle vendite, a metà degli ‘90, invece vediamo che la Yamaha sviluppa il primo sistema di pedalata assistita destinato a rivoluzionare il settore.

Dagli anni 2000 in poi le e-Bike vengono prodotte su scala globale. Oggi la bicicletta è tornata in auge come mezzo di trasporto green e in grado di agevolare gli spostamenti.

Nel futuro potremmo aspettarci anche tantissime altre novità che potrai scoprire seguendo le notizie riguardanti il mondo delle biciclette elettriche. Ti sei già iscritto alla nostra newsletter?

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